Eiaculazione precoce

Eiaculazione precoce

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Cosa è l’eiaculazione precoce e le sue possibili cause

Cosa è l’eiaculazione precoce e le sue possibili cause

Cosa è l’eiaculazione precoce e le sue possibili cause

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In seguito alla fase di eccitazione e a quella di plateau del ciclo di risposta sessuale, vi è la fase dell’orgasmo, la quale, nell’uomo, consiste nell’eiezione dello sperma lungo l’uretra peniena grazie alle contrazioni ritmiche dei muscoli bulbospongioso e ischiocavernoso, dello sfintere uretrale e del bulbo uretrale.
L’eiaculazione si definisce “precoce” quando in modo persistente e ricorrente essa avviene durante i rapporti sessuale circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e, comunque, prima che l’individuo lo desideri. Quest’ultimo fattore è molto importante nella diagnosi di tale disturbo, in quanto richiama il punto centrale della problematica: l’assenza di controllo sul riflesso eiaculatorio e non la durata del rapporto. Di fatti, vi è precocità solo quando l’orgasmo interviene di riflesso e non può essere controllato o evitato volontariamente dal soggetto. Il fattore “rapidità”, invece, dipende dal contesto culturale e non può essere considerato determinante per la diagnosi.

Per quanto riguarda il suo manifestarsi, la persona non riesce a tollerare l’eccitazione erotica e questo produce un’accelerazione della risposta sessuale e dell’orgasmo. In queste persone, inoltre, manca la percezione delle tipiche sensazioni che precedono l’orgasmo e, pertanto, non riescono a controllarlo.
Le cause psicologiche del disturbo possono essere varie. Tra i fattori più rilevanti troviamo: 1) fattori riguardanti il partner (es., problemi sessuali o stato di salute del partner); 2) fattori relazionali (per es., scarsa comunicazione, differenze nel desiderio di attività sessuale); 3)fattori di vulnerabilità individuale (per es., un’immagine corporea insoddisfacente, una storia di abuso sessuale o emotivo), comorbilità psichiatrica (per es., depresssione, ansia) o fattori stressanti (per es., perdita del lavoro, lutto); 4) fattori culturali o religiosi (per es., educazione verso la sessualità).

In seguito alla fase di eccitazione e a quella di plateau del ciclo di risposta sessuale, vi è la fase dell’orgasmo, la quale, nell’uomo, consiste nell’eiezione dello sperma lungo l’uretra peniena grazie alle contrazioni ritmiche dei muscoli bulbospongioso e ischiocavernoso, dello sfintere uretrale e del bulbo uretrale.
L’eiaculazione si definisce “precoce” quando in modo persistente e ricorrente essa avviene durante i rapporti sessuale circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e, comunque, prima che l’individuo lo desideri. Quest’ultimo fattore è molto importante nella diagnosi di tale disturbo, in quanto richiama il punto centrale della problematica: l’assenza di controllo sul riflesso eiaculatorio e non la durata del rapporto. Di fatti, vi è precocità solo quando l’orgasmo interviene di riflesso e non può essere controllato o evitato volontariamente dal soggetto. Il fattore “rapidità”, invece, dipende dal contesto culturale e non può essere considerato determinante per la diagnosi.

Per quanto riguarda il suo manifestarsi, la persona non riesce a tollerare l’eccitazione erotica e questo produce un’accelerazione della risposta sessuale e dell’orgasmo. In queste persone, inoltre, manca la percezione delle tipiche sensazioni che precedono l’orgasmo e, pertanto, non riescono a controllarlo.
Le cause psicologiche del disturbo possono essere varie. Tra i fattori più rilevanti troviamo: 1) fattori riguardanti il partner (es., problemi sessuali o stato di salute del partner); 2) fattori relazionali (per es., scarsa comunicazione, differenze nel desiderio di attività sessuale); 3)fattori di vulnerabilità individuale (per es., un’immagine corporea insoddisfacente, una storia di abuso sessuale o emotivo), comorbilità psichiatrica (per es., depresssione, ansia) o fattori stressanti (per es., perdita del lavoro, lutto); 4) fattori culturali o religiosi (per es., educazione verso la sessualità).

In seguito alla fase di eccitazione e a quella di plateau del ciclo di risposta sessuale, vi è la fase dell’orgasmo, la quale, nell’uomo, consiste nell’eiezione dello sperma lungo l’uretra peniena grazie alle contrazioni ritmiche dei muscoli bulbospongioso e ischiocavernoso, dello sfintere uretrale e del bulbo uretrale.
L’eiaculazione si definisce “precoce” quando in modo persistente e ricorrente essa avviene durante i rapporti sessuale circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e, comunque, prima che l’individuo lo desideri. Quest’ultimo fattore è molto importante nella diagnosi di tale disturbo, in quanto richiama il punto centrale della problematica: l’assenza di controllo sul riflesso eiaculatorio e non la durata del rapporto. Di fatti, vi è precocità solo quando l’orgasmo interviene di riflesso e non può essere controllato o evitato volontariamente dal soggetto. Il fattore “rapidità”, invece, dipende dal contesto culturale e non può essere considerato determinante per la diagnosi.

Per quanto riguarda il suo manifestarsi, la persona non riesce a tollerare l’eccitazione erotica e questo produce un’accelerazione della risposta sessuale e dell’orgasmo. In queste persone, inoltre, manca la percezione delle tipiche sensazioni che precedono l’orgasmo e, pertanto, non riescono a controllarlo.
Le cause psicologiche del disturbo possono essere varie. Tra i fattori più rilevanti troviamo: 1) fattori riguardanti il partner (es., problemi sessuali o stato di salute del partner); 2) fattori relazionali (per es., scarsa comunicazione, differenze nel desiderio di attività sessuale); 3)fattori di vulnerabilità individuale (per es., un’immagine corporea insoddisfacente, una storia di abuso sessuale o emotivo), comorbilità psichiatrica (per es., depresssione, ansia) o fattori stressanti (per es., perdita del lavoro, lutto); 4) fattori culturali o religiosi (per es., educazione verso la sessualità).

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Sintomi dell’eiaculazione precoce

Sintomi dell’eiaculazione precoce

Sintomi dell’eiaculazione precoce

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Principali criteri descrittivi dell’Eiaculazione Precoce secondo il DSM-5 (2014)

  • Una modalità persistente o ricorrente di eiaculazione che si verifica durante i rapporti sessuali, circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e prima che l’individuo lo desideri.
    Nota: Anche se la diagnosi di eiaculazione precoce può essere applicata a individui impegnati in attività sessuali non intra- vaginali, non sono stati stabiliti specifici criteri di durata per queste attività.  

  • I sintomi devono essere stati presenti come minimo per circa 6 mesi e devono essere provati in tutte o quasi tutte (circa il 75-100%) le occasioni di attività sessuale (in determinate circostanze situazionali o, se generalizzato, in ogni circostanza).  

  • I sintomi causano nell’individuo un disagio clinicamente significativo.  

  • Specificare se la disfunzione è:

    • Permanente: Il disturbo è presente da quando l’individuo è diventato sessualmente attivo.

    • Acquisita: Il disturbo inizia dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale.  

  • Specificare se la disfunzione è:

    • Generalizzata: Non è limitato a determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner.

    • Situazionale: Si verifica solo con determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner.

  • Specificare se la disfunzione è:

    • Lieve: L’eiaculazione si verifica entro circa 30-60 secondi dopo la penetrazione vaginale  

    • Moderata: L’eiaculazione si verifica entro circa 15-30 secondi dopo la penetrazione vaginale.  

    • Grave: L’eiaculazione si verifica prima dell’attività sessuale, all’inizio dell’attività sessuale o entro 15 secondi circa dalla penetrazione vaginale  

Principali criteri descrittivi dell’Eiaculazione Precoce secondo il DSM-5 (2014)

  • Una modalità persistente o ricorrente di eiaculazione che si verifica durante i rapporti sessuali, circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e prima che l’individuo lo desideri.
    Nota: Anche se la diagnosi di eiaculazione precoce può essere applicata a individui impegnati in attività sessuali non intra- vaginali, non sono stati stabiliti specifici criteri di durata per queste attività.  

  • I sintomi devono essere stati presenti come minimo per circa 6 mesi e devono essere provati in tutte o quasi tutte (circa il 75-100%) le occasioni di attività sessuale (in determinate circostanze situazionali o, se generalizzato, in ogni circostanza).  

  • I sintomi causano nell’individuo un disagio clinicamente significativo.  

  • Specificare se la disfunzione è:

    • Permanente: Il disturbo è presente da quando l’individuo è diventato sessualmente attivo.

    • Acquisita: Il disturbo inizia dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale.  

  • Specificare se la disfunzione è:

    • Generalizzata: Non è limitato a determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner.

    • Situazionale: Si verifica solo con determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner.

  • Specificare se la disfunzione è:

    • Lieve: L’eiaculazione si verifica entro circa 30-60 secondi dopo la penetrazione vaginale  

    • Moderata: L’eiaculazione si verifica entro circa 15-30 secondi dopo la penetrazione vaginale.  

    • Grave: L’eiaculazione si verifica prima dell’attività sessuale, all’inizio dell’attività sessuale o entro 15 secondi circa dalla penetrazione vaginale  

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Come curo l’eiaculazione precoce?

Come curo l’eiaculazione precoce?

Come curo l’eiaculazione precoce?

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L’approccio terapeutico che utilizzo volto alla valutazione e al trattamento dell’eiaculazione precoce è sistemico-relazionale. Una volta esclusi problemi di natura medica, mi occupo di valutare il rapporto che la persona ha con il proprio corpo, il rapporto di coppia o con il partner, la storia personale, quando e come il problema è emerso e le condizioni che lo mantengono; tutto ciò tenendo conto dello specifico contesto socioculturale in cui la difficoltà emerge, gli affetti, i significati e le emozioni della persona, nonché dei comportamenti funzionali e disfunzionali che facilitano o limitano l’espressione della propria sessualità in maniera serena e libera.

L’approccio terapeutico che utilizzo volto alla valutazione e al trattamento dell’eiaculazione precoce è sistemico-relazionale. Una volta esclusi problemi di natura medica, mi occupo di valutare il rapporto che la persona ha con il proprio corpo, il rapporto di coppia o con il partner, la storia personale, quando e come il problema è emerso e le condizioni che lo mantengono; tutto ciò tenendo conto dello specifico contesto socioculturale in cui la difficoltà emerge, gli affetti, i significati e le emozioni della persona, nonché dei comportamenti funzionali e disfunzionali che facilitano o limitano l’espressione della propria sessualità in maniera serena e libera.

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Viale della Repubblica 149 Prato

Psicologo iscritto allOrdine degli Psicologi della Toscana n° 1941

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