
Autolesionismo
Autolesionismo
Psicologo Prato
Psicologo Prato
Psicologo Prato
-
-
-
-
-
-
Cos’è l’autolesionismo?
L’autolesionismo si esprime solitamente nella forma dei tagli eseguiti sul corpo con oggetti affilati come lamette, forbici, pezzi di vetro in punti che possono essere nascosti. In questo primo caso si parla di “cutting”, parola inglese che serve a definire l’atto di tagliarsi ripetutamente la pelle.
Ma l’autolesionismo negli adolescenti può anche prendere la forma delle bruciature di sigaretta, inflitte su parti del corpo non visibili. In termini tecnici lo si definisce “burning”.
Esiste anche una forma nota come “branding”, che indica il marchiarsi a fuoco con un ferro rovente o con un altro strumento adatto.
È un fenomeno che esprime un forte disagio psicologico, una sofferenza che l’adolescente non riesce a comunicare.
Si tratta di una pratica che potrebbe far pensare al suicidio ma in realtà è connessa alla volontà di provare dolore fisico che serve nella maggior parte dei casi a spostare l’attenzione dal dolore e dal vuoto. Si infliggono ferite al proprio corpo per cercare di non sentire un dolore che è tutto emotivo.
Le condotte autolesive possono verificarsi in relazione a un profondo vuoto interiore legato, per esempio, ad un trauma o a un abuso. In quel caso, la pratica di tagliarsi o ferirsi in qualche altro modo serve a mettersi in contatto con con la vita. Il sangue che scorre, il taglio, la sensazione di sofferenza fisica consentono di riconnettersi con la realtà, quando la mente se ne distacca per difendersi da un’esperienza traumatizzante. Ma questo comportamento può derivare anche dal sentirsi soli in momenti difficili, quando emozioni negative come tristezza e rabbia prevalgono e non si ha un luogo sicuro in cui rifugiarsi, il supporto di qualcuno che possa confortare.
L’autolesionismo negli adolescenti è in crescita, ed è anche favorito da una sorta di moda e dalla presenza su internet di siti web in cui i ragazzi condividono questo tipo di esperienza e arrivano anche a incitare gli altri all’autolesionismo.
Come posso aiutarti?
Nel mio studio di psicologo a Prato, mi occupo di diagnosi/valutazione delle problematiche legate all’adolescenza e di percorsi mirati per gli adolescenti e i loro genitori. Mi occupo inoltre di offrire consulenze mirate e brevi alle famiglie e genitori in caso di dubbi, incertezze e piccole difficoltà.
Cos’è l’autolesionismo?
L’autolesionismo si esprime solitamente nella forma dei tagli eseguiti sul corpo con oggetti affilati come lamette, forbici, pezzi di vetro in punti che possono essere nascosti. In questo primo caso si parla di “cutting”, parola inglese che serve a definire l’atto di tagliarsi ripetutamente la pelle.
Ma l’autolesionismo negli adolescenti può anche prendere la forma delle bruciature di sigaretta, inflitte su parti del corpo non visibili. In termini tecnici lo si definisce “burning”.
Esiste anche una forma nota come “branding”, che indica il marchiarsi a fuoco con un ferro rovente o con un altro strumento adatto.
È un fenomeno che esprime un forte disagio psicologico, una sofferenza che l’adolescente non riesce a comunicare.
Si tratta di una pratica che potrebbe far pensare al suicidio ma in realtà è connessa alla volontà di provare dolore fisico che serve nella maggior parte dei casi a spostare l’attenzione dal dolore e dal vuoto. Si infliggono ferite al proprio corpo per cercare di non sentire un dolore che è tutto emotivo.
Le condotte autolesive possono verificarsi in relazione a un profondo vuoto interiore legato, per esempio, ad un trauma o a un abuso. In quel caso, la pratica di tagliarsi o ferirsi in qualche altro modo serve a mettersi in contatto con con la vita. Il sangue che scorre, il taglio, la sensazione di sofferenza fisica consentono di riconnettersi con la realtà, quando la mente se ne distacca per difendersi da un’esperienza traumatizzante. Ma questo comportamento può derivare anche dal sentirsi soli in momenti difficili, quando emozioni negative come tristezza e rabbia prevalgono e non si ha un luogo sicuro in cui rifugiarsi, il supporto di qualcuno che possa confortare.
L’autolesionismo negli adolescenti è in crescita, ed è anche favorito da una sorta di moda e dalla presenza su internet di siti web in cui i ragazzi condividono questo tipo di esperienza e arrivano anche a incitare gli altri all’autolesionismo.
Come posso aiutarti?
Nel mio studio di psicologo a Prato, mi occupo di diagnosi/valutazione delle problematiche legate all’adolescenza e di percorsi mirati per gli adolescenti e i loro genitori. Mi occupo inoltre di offrire consulenze mirate e brevi alle famiglie e genitori in caso di dubbi, incertezze e piccole difficoltà.

Autolesionismo
Psicologo Prato
Psicologo Prato
