
Ritiro sociale
Ritiro sociale
Psicologo Prato
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Cos’è il ritiro sociale?
Il ritiro sociale può essere di due tipologie:
IL RITIRO PASSIVO
Ovvero il processo mediante il quale alcuni adolescenti trascorrono del tempo da soli poiché i loro coetanei li rifiutano e li isolano, a causa di comportamenti come aggressività, impulsività, immaturità sociale, così come per fattori di diversità sociale tra cui appartenenza a minoranze o interessi e inclinazioni che si differenziano da quelli della maggior parte del gruppo di pari.
IL RITIRO ATTIVO
Si riferisce, invece, all’isolamento dell’adolescente dal gruppo dei pari; questo deriva da fattori interni, come ansia sociale, bassa autostima e difficoltà nelle abilità sociali per cui è l’individuo stesso ad evitare il confronto con gli altri.
Gli effetti del ritiro sociale
L’isolamento sociale, per quanto possa essere una strategia che la persona attua per evitare situazioni o persone che avverte come una minaccia, provoca un forte senso di solitudine. Oltre a ciò, l’isolamento può comportare un aumento dell’ansia, della timidezza e della paura di un giudizio negativo da parte degli altri.
Infatti, l’evitamento di situazioni sociali ritenute minacciose, predispone la persona a rimuginare attorno alle situazioni temute anziché cercare di affrontarle. In tutto questo, spesso gli adolescenti incolpano se stessi per i loro problemi relazionali, e ciò li porta a sviluppare ulteriori sentimenti negativi. Questo accade perché non riescono a trovare un senso in quello che sta succedendo loro, ed è così che arrivano a credere di essere loro stessi sbagliati. Pertanto, questo richiede un immediato intervento, che permetta di comprendere le ragioni profonde del malessere dell’adolescente e di intervenire recuperando le sue risorse personali.
Come posso aiutarti?
Nel mio studio di psicologo a Prato, mi occupo di diagnosi/valutazione delle problematiche legate all’adolescenza e di percorsi mirati per gli adolescenti e i loro genitori. Mi occupo inoltre di offrire consulenze mirate e brevi alle famiglie e genitori in caso di dubbi, incertezze e piccole difficoltà.
Cos’è il ritiro sociale?
Il ritiro sociale può essere di due tipologie:
IL RITIRO PASSIVO
Ovvero il processo mediante il quale alcuni adolescenti trascorrono del tempo da soli poiché i loro coetanei li rifiutano e li isolano, a causa di comportamenti come aggressività, impulsività, immaturità sociale, così come per fattori di diversità sociale tra cui appartenenza a minoranze o interessi e inclinazioni che si differenziano da quelli della maggior parte del gruppo di pari.
IL RITIRO ATTIVO
Si riferisce, invece, all’isolamento dell’adolescente dal gruppo dei pari; questo deriva da fattori interni, come ansia sociale, bassa autostima e difficoltà nelle abilità sociali per cui è l’individuo stesso ad evitare il confronto con gli altri.
Gli effetti del ritiro sociale
L’isolamento sociale, per quanto possa essere una strategia che la persona attua per evitare situazioni o persone che avverte come una minaccia, provoca un forte senso di solitudine. Oltre a ciò, l’isolamento può comportare un aumento dell’ansia, della timidezza e della paura di un giudizio negativo da parte degli altri.
Infatti, l’evitamento di situazioni sociali ritenute minacciose, predispone la persona a rimuginare attorno alle situazioni temute anziché cercare di affrontarle. In tutto questo, spesso gli adolescenti incolpano se stessi per i loro problemi relazionali, e ciò li porta a sviluppare ulteriori sentimenti negativi. Questo accade perché non riescono a trovare un senso in quello che sta succedendo loro, ed è così che arrivano a credere di essere loro stessi sbagliati. Pertanto, questo richiede un immediato intervento, che permetta di comprendere le ragioni profonde del malessere dell’adolescente e di intervenire recuperando le sue risorse personali.
Come posso aiutarti?
Nel mio studio di psicologo a Prato, mi occupo di diagnosi/valutazione delle problematiche legate all’adolescenza e di percorsi mirati per gli adolescenti e i loro genitori. Mi occupo inoltre di offrire consulenze mirate e brevi alle famiglie e genitori in caso di dubbi, incertezze e piccole difficoltà.
Cos’è il ritiro sociale?
Il ritiro sociale può essere di due tipologie:
IL RITIRO PASSIVO
Ovvero il processo mediante il quale alcuni adolescenti trascorrono del tempo da soli poiché i loro coetanei li rifiutano e li isolano, a causa di comportamenti come aggressività, impulsività, immaturità sociale, così come per fattori di diversità sociale tra cui appartenenza a minoranze o interessi e inclinazioni che si differenziano da quelli della maggior parte del gruppo di pari.
IL RITIRO ATTIVO
Si riferisce, invece, all’isolamento dell’adolescente dal gruppo dei pari; questo deriva da fattori interni, come ansia sociale, bassa autostima e difficoltà nelle abilità sociali per cui è l’individuo stesso ad evitare il confronto con gli altri.
Gli effetti del ritiro sociale
L’isolamento sociale, per quanto possa essere una strategia che la persona attua per evitare situazioni o persone che avverte come una minaccia, provoca un forte senso di solitudine. Oltre a ciò, l’isolamento può comportare un aumento dell’ansia, della timidezza e della paura di un giudizio negativo da parte degli altri.
Infatti, l’evitamento di situazioni sociali ritenute minacciose, predispone la persona a rimuginare attorno alle situazioni temute anziché cercare di affrontarle. In tutto questo, spesso gli adolescenti incolpano se stessi per i loro problemi relazionali, e ciò li porta a sviluppare ulteriori sentimenti negativi. Questo accade perché non riescono a trovare un senso in quello che sta succedendo loro, ed è così che arrivano a credere di essere loro stessi sbagliati. Pertanto, questo richiede un immediato intervento, che permetta di comprendere le ragioni profonde del malessere dell’adolescente e di intervenire recuperando le sue risorse personali.
Come posso aiutarti?
Nel mio studio di psicologo a Prato, mi occupo di diagnosi/valutazione delle problematiche legate all’adolescenza e di percorsi mirati per gli adolescenti e i loro genitori. Mi occupo inoltre di offrire consulenze mirate e brevi alle famiglie e genitori in caso di dubbi, incertezze e piccole difficoltà.

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