Segnali d'allarme

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Psicologo Prato

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Adolescenza: possibili segnali d’allarme

Quali sono i segnali, i “campanelli d’allarme” ai quali un genitore dovrebbe prestare attenzione per poter intervenire il più presto possibile?

1 Problemi scolastici

Comunemente, un primo segnale d’allarme arriva dalla scuola. La scuola è l’ambiente in cui un bambino o un adolescente passano la maggior parte del loro tempo. Pertanto, molte difficoltà si manifestano attraverso problemi scolastici

Spesso i problemi scolastici si manifestano con un calo del rendimento scolastico. Un calo repentino dei voti di un ragazzo adolescente può essere sintomo di un disagio di fondo, che si ripercuote sulla capacità di studiare e sulla motivazione e che porta, quindi, ad un abbassamento della media scolastica. In alcuni casi si presenta il fenomeno della “paura di andare a scuola”; mentre, in altri, abbiamo un esplicito rifiuto di andare a scuola. Anche problemi comportamentali evidenti o evidenziati dagli insegnanti, permettono di spostare l’attenzione su un probabile disagio del bambino o dell’adolescente.

Un segnale ben più importante si manifesta quando il disinteresse per la scuola sfocia in ripetute assenze non giustificate o con l’intenzione di abbandonare gli studi. In questo caso potrebbe esserci dietro un problema bassa autostima, un problema con i compagni di cui non parla, oppure difficoltà legate alla rabbia o ad un umore depresso. 

2 Chiusura ed isolamento sociale

Un altro possibile “campanello d’allarme” riguarda le relazioni sociali del bambino o del ragazzo adolescente. Quando il bambino o l’adolescente si isola, si mostra spesso chiuso e poco comunicativo, tende a stare in disparte o a chiudersi in casa e non voler partecipare alla vita sociale con compagni e coetanei, è possibile che stia vivendo un forte disagio. Alcune volte, questo disagio è causato da un contesto poco stimolante, da una bassa autostima o dall’assenza di gratificazione. Nel caso di un adolescente, ci si può trovare di fronte ad un ragazzo che vorrebbe passare le proprie giornate sul divano o a letto, senza fare nulla. 

3 Difficoltà di autonomia

Nel caso di un figlio in piena adolescenza, la preoccupazione dovrebbe scattare anche quando dimostra difficoltà a emanciparsi dai genitori e ad assumersi le proprie responsabilità. Infatti, non bisognerebbe preoccuparsi troppo di fronte ai conflitti che l’adolescente a con i genitori o al suo desiderio di indipendenza, che lo porta a passare molto tempo con i coetanei e a voler prendere alcune scelte in autonomia. Questi comportamenti sono sani e necessari per un processo di crescita e autoaffermazione; piuttosto, ciò che dovrebbe instillare nel genitore il dubbio che il proprio figlio abbia una difficoltà, e che quindi si trovi in una situazione di crisi, è l’evidente incapacità di prendere decisioni e di avere comportamenti autonomi. 

4 Rabbia ed irritabilità 

Un altro campanello d’allarme potrebbe manifestarsi attraverso frequenti scoppi di rabbia e comportamenti aggressivi, che sembrano essere ingiustificati. Quando si hanno delle discussioni rispetto a scelte importanti che riguardano l’adolescente, è naturale che possa manifestare della rabbia o del risentimento: se alcune sue aspettative sono state disattese, gli sono stati messi dei sani “paletti” o gli sono state imposte delle ragionevoli regole, è normale che sia arrabbiato. Ma quando la rabbia, l’irritabilità e l’aggressività sono comportamenti ed emozioni frequenti, intense e apparentemente ingiustificate, questo è generalmente segnale di un profondo disagio che l’adolescente sta attraversando. Un disagio che è opportuno approfondire e capire per poterlo aiutare. 

5 Sintomi che non hanno causa medica

Manifesta sintomi somatici che non sembrano avere una giustificazione medica e che gli condizionano la vita. Per esempio: episodi di svenimento, dissenteria, vomito che lo costringono a varie assenze scolastiche o che gli impediscono di uscire con gli amici o di svolgere attività con i coetanei. Questi sintomi somatici possono essere di natura psico-somatica ed essere legati a stress, ansia e paura. 

6 Problemi con il proprio corpo

Anche l’aspetto fisico dell‘adolescente può essere motivo di riflessione: la trascuratezza può essere un segnale di scarsa autostima e mancanza di accettazione di sè; così come una cura eccessiva del proprio aspetto e della propria apparenza potrebbe essere indice di un forte disagio legato alla sfera della propria immagine corporea o a problemi nella relazione con i coetanei. In questi casi può essere che i cambiamenti del proprio corpo si siano trasformate in vere e proprie “idee fisse” di inadeguatezza (per esempio fissarsi su un particolare del proprio corpo vissuto come sgradevole e farne una vera “malattia”, pensandoci sempre e tentando di nascondere o eliminare il presunto difetto). Ma i problemi legati all’immagine del proprio corpo possono essere ben più evidenti quando riduce le quantità di cibo, perde peso in poco tempo o ha episodi di abbuffate.

Come posso aiutarti?

Nel mio studio di psicologo a Prato, mi occupo di diagnosi/valutazione delle problematiche legate all’adolescenza e di percorsi mirati per gli adolescenti e i loro genitori. Mi occupo inoltre di offrire consulenze mirate e brevi alle famiglie e genitori in caso di dubbi, incertezze e piccole difficoltà. 

Adolescenza: possibili segnali d’allarme

Quali sono i segnali, i “campanelli d’allarme” ai quali un genitore dovrebbe prestare attenzione per poter intervenire il più presto possibile?

1 Problemi scolastici

Comunemente, un primo segnale d’allarme arriva dalla scuola. La scuola è l’ambiente in cui un bambino o un adolescente passano la maggior parte del loro tempo. Pertanto, molte difficoltà si manifestano attraverso problemi scolastici

Spesso i problemi scolastici si manifestano con un calo del rendimento scolastico. Un calo repentino dei voti di un ragazzo adolescente può essere sintomo di un disagio di fondo, che si ripercuote sulla capacità di studiare e sulla motivazione e che porta, quindi, ad un abbassamento della media scolastica. In alcuni casi si presenta il fenomeno della “paura di andare a scuola”; mentre, in altri, abbiamo un esplicito rifiuto di andare a scuola. Anche problemi comportamentali evidenti o evidenziati dagli insegnanti, permettono di spostare l’attenzione su un probabile disagio del bambino o dell’adolescente.

Un segnale ben più importante si manifesta quando il disinteresse per la scuola sfocia in ripetute assenze non giustificate o con l’intenzione di abbandonare gli studi. In questo caso potrebbe esserci dietro un problema bassa autostima, un problema con i compagni di cui non parla, oppure difficoltà legate alla rabbia o ad un umore depresso. 

2 Chiusura ed isolamento sociale

Un altro possibile “campanello d’allarme” riguarda le relazioni sociali del bambino o del ragazzo adolescente. Quando il bambino o l’adolescente si isola, si mostra spesso chiuso e poco comunicativo, tende a stare in disparte o a chiudersi in casa e non voler partecipare alla vita sociale con compagni e coetanei, è possibile che stia vivendo un forte disagio. Alcune volte, questo disagio è causato da un contesto poco stimolante, da una bassa autostima o dall’assenza di gratificazione. Nel caso di un adolescente, ci si può trovare di fronte ad un ragazzo che vorrebbe passare le proprie giornate sul divano o a letto, senza fare nulla. 

3 Difficoltà di autonomia

Nel caso di un figlio in piena adolescenza, la preoccupazione dovrebbe scattare anche quando dimostra difficoltà a emanciparsi dai genitori e ad assumersi le proprie responsabilità. Infatti, non bisognerebbe preoccuparsi troppo di fronte ai conflitti che l’adolescente a con i genitori o al suo desiderio di indipendenza, che lo porta a passare molto tempo con i coetanei e a voler prendere alcune scelte in autonomia. Questi comportamenti sono sani e necessari per un processo di crescita e autoaffermazione; piuttosto, ciò che dovrebbe instillare nel genitore il dubbio che il proprio figlio abbia una difficoltà, e che quindi si trovi in una situazione di crisi, è l’evidente incapacità di prendere decisioni e di avere comportamenti autonomi. 

4 Rabbia ed irritabilità 

Un altro campanello d’allarme potrebbe manifestarsi attraverso frequenti scoppi di rabbia e comportamenti aggressivi, che sembrano essere ingiustificati. Quando si hanno delle discussioni rispetto a scelte importanti che riguardano l’adolescente, è naturale che possa manifestare della rabbia o del risentimento: se alcune sue aspettative sono state disattese, gli sono stati messi dei sani “paletti” o gli sono state imposte delle ragionevoli regole, è normale che sia arrabbiato. Ma quando la rabbia, l’irritabilità e l’aggressività sono comportamenti ed emozioni frequenti, intense e apparentemente ingiustificate, questo è generalmente segnale di un profondo disagio che l’adolescente sta attraversando. Un disagio che è opportuno approfondire e capire per poterlo aiutare. 

5 Sintomi che non hanno causa medica

Manifesta sintomi somatici che non sembrano avere una giustificazione medica e che gli condizionano la vita. Per esempio: episodi di svenimento, dissenteria, vomito che lo costringono a varie assenze scolastiche o che gli impediscono di uscire con gli amici o di svolgere attività con i coetanei. Questi sintomi somatici possono essere di natura psico-somatica ed essere legati a stress, ansia e paura. 

6 Problemi con il proprio corpo

Anche l’aspetto fisico dell‘adolescente può essere motivo di riflessione: la trascuratezza può essere un segnale di scarsa autostima e mancanza di accettazione di sè; così come una cura eccessiva del proprio aspetto e della propria apparenza potrebbe essere indice di un forte disagio legato alla sfera della propria immagine corporea o a problemi nella relazione con i coetanei. In questi casi può essere che i cambiamenti del proprio corpo si siano trasformate in vere e proprie “idee fisse” di inadeguatezza (per esempio fissarsi su un particolare del proprio corpo vissuto come sgradevole e farne una vera “malattia”, pensandoci sempre e tentando di nascondere o eliminare il presunto difetto). Ma i problemi legati all’immagine del proprio corpo possono essere ben più evidenti quando riduce le quantità di cibo, perde peso in poco tempo o ha episodi di abbuffate.

Come posso aiutarti?

Nel mio studio di psicologo a Prato, mi occupo di diagnosi/valutazione delle problematiche legate all’adolescenza e di percorsi mirati per gli adolescenti e i loro genitori. Mi occupo inoltre di offrire consulenze mirate e brevi alle famiglie e genitori in caso di dubbi, incertezze e piccole difficoltà. 

Adolescenza: possibili segnali d’allarme

Quali sono i segnali, i “campanelli d’allarme” ai quali un genitore dovrebbe prestare attenzione per poter intervenire il più presto possibile?


1 Problemi scolastici

Comunemente, un primo segnale d’allarme arriva dalla scuola. La scuola è l’ambiente in cui un bambino o un adolescente passano la maggior parte del loro tempo. Pertanto, molte difficoltà si manifestano attraverso problemi scolastici

Spesso i problemi scolastici si manifestano con un calo del rendimento scolastico. Un calo repentino dei voti di un ragazzo adolescente può essere sintomo di un disagio di fondo, che si ripercuote sulla capacità di studiare e sulla motivazione e che porta, quindi, ad un abbassamento della media scolastica. In alcuni casi si presenta il fenomeno della “paura di andare a scuola”; mentre, in altri, abbiamo un esplicito rifiuto di andare a scuola. Anche problemi comportamentali evidenti o evidenziati dagli insegnanti, permettono di spostare l’attenzione su un probabile disagio del bambino o dell’adolescente.

Un segnale ben più importante si manifesta quando il disinteresse per la scuola sfocia in ripetute assenze non giustificate o con l’intenzione di abbandonare gli studi. In questo caso potrebbe esserci dietro un problema bassa autostima, un problema con i compagni di cui non parla, oppure difficoltà legate alla rabbia o ad un umore depresso. 


2 Chiusura ed isolamento sociale

Un altro possibile “campanello d’allarme” riguarda le relazioni sociali del bambino o del ragazzo adolescente. Quando il bambino o l’adolescente si isola, si mostra spesso chiuso e poco comunicativo, tende a stare in disparte o a chiudersi in casa e non voler partecipare alla vita sociale con compagni e coetanei, è possibile che stia vivendo un forte disagio. Alcune volte, questo disagio è causato da un contesto poco stimolante, da una bassa autostima o dall’assenza di gratificazione. Nel caso di un adolescente, ci si può trovare di fronte ad un ragazzo che vorrebbe passare le proprie giornate sul divano o a letto, senza fare nulla. 

3 Difficoltà di autonomia

Nel caso di un figlio in piena adolescenza, la preoccupazione dovrebbe scattare anche quando dimostra difficoltà a emanciparsi dai genitori e ad assumersi le proprie responsabilità. Infatti, non bisognerebbe preoccuparsi troppo di fronte ai conflitti che l’adolescente a con i genitori o al suo desiderio di indipendenza, che lo porta a passare molto tempo con i coetanei e a voler prendere alcune scelte in autonomia. Questi comportamenti sono sani e necessari per un processo di crescita e autoaffermazione; piuttosto, ciò che dovrebbe instillare nel genitore il dubbio che il proprio figlio abbia una difficoltà, e che quindi si trovi in una situazione di crisi, è l’evidente incapacità di prendere decisioni e di avere comportamenti autonomi. 

4 Rabbia ed irritabilità 

Un altro campanello d’allarme potrebbe manifestarsi attraverso frequenti scoppi di rabbia e comportamenti aggressivi, che sembrano essere ingiustificati. Quando si hanno delle discussioni rispetto a scelte importanti che riguardano l’adolescente, è naturale che possa manifestare della rabbia o del risentimento: se alcune sue aspettative sono state disattese, gli sono stati messi dei sani “paletti” o gli sono state imposte delle ragionevoli regole, è normale che sia arrabbiato. Ma quando la rabbia, l’irritabilità e l’aggressività sono comportamenti ed emozioni frequenti, intense e apparentemente ingiustificate, questo è generalmente segnale di un profondo disagio che l’adolescente sta attraversando. Un disagio che è opportuno approfondire e capire per poterlo aiutare. 


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