Nel mio studio di psicologo a Prato, lavoro con individui, coppie e famiglie. Inoltre, lavoro con problematiche legate all’infanzia, all’adolescenza e all’anzianità.
Il mio approccio (sistemico-relazionale) tiene in considerazione la storia, l’educazione, la cultura, e le situazioni relazionali, famigliari, lavorative e sociali in cui la persona è coinvolta. Ciò permette una visione complessiva del problema ed un intervento adeguato al caso specifico.
Come persona, prima ancora che come professionista, pongo il rispetto per ognuno al primo posto, a prescindere da chi sia. Questo perché ognuno di noi ha la sua storia di vita, le proprie esperienze alle spalle, e ha avuto -o sta ancora avendo- le sue personali difficoltà. Pertanto, credo -anzi, so benissimo- che nessuno dovrebbe essere giudicato per come sembra, ma tutti dovrebbero essere invece ascoltati e capiti per quello che sono davvero.
Questo atteggiamento nei confronti delle persone che incontro non solo credo sia moralmente giusto, ma sono anche convinto che sia uno dei fattori che più mi permette di capire a fondo le persone e di accompagnarle in modo più efficace verso un equilibrio emotivo e relazionale migliore.
Instaurare un rapporto di umano rispetto, di umana accoglienza, di umana empatia con le persone che mi chiedono aiuto, viene sempre al primo posto.
Nel mio studio di psicologo a Prato, lavoro con individui, coppie e famiglie. Inoltre, lavoro con problematiche legate all’infanzia, all’adolescenza e all’anzianità.
Il mio approccio (sistemico-relazionale) tiene in considerazione la storia, l’educazione, la cultura, e le situazioni relazionali, famigliari, lavorative e sociali in cui la persona è coinvolta. Ciò permette una visione complessiva del problema ed un intervento adeguato al caso specifico.
Come persona, prima ancora che come professionista, pongo il rispetto per ognuno al primo posto, a prescindere da chi sia. Questo perché ognuno di noi ha la sua storia di vita, le proprie esperienze alle spalle, e ha avuto -o sta ancora avendo- le sue personali difficoltà. Pertanto, credo -anzi, so benissimo- che nessuno dovrebbe essere giudicato per come sembra, ma tutti dovrebbero essere invece ascoltati e capiti per quello che sono davvero.
Questo atteggiamento nei confronti delle persone che incontro non solo credo sia moralmente giusto, ma sono anche convinto che sia uno dei fattori che più mi permette di capire a fondo le persone e di accompagnarle in modo più efficace verso un equilibrio emotivo e relazionale migliore.
Instaurare un rapporto di umano rispetto, di umana accoglienza, di umana empatia con le persone che mi chiedono aiuto, viene sempre al primo posto.