
Relazioni tossiche
Relazioni tossiche
Psicologo Prato
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Le relazioni tossiche
Il concetto di “relazione tossica” è molto diffuso, spesso usato anche per definire piccoli problemi o difficoltà relazionali che fanno parte della normalità di ogni rapporto; difficoltà che riguardano, per così dire, il ciclo di ogni relazione; difficoltà che potrebbero comunque richiedere un intervento terapeutico, ma che non necessariamente caratterizzano un rapporto come “tossico”. Infatti, momenti e periodi difficili fanno parte della natura di ogni rapporto e possono essere affrontati e risolti per portare un nuovo equilibrio nella relazione. Quindi, spesso il concetto di “relazione tossica” viene usato impropriamente per riferirsi a relazioni che in realtà non sono tossiche.
Vediamo quindi di sottolineare alcune caratteristiche che invece distinguono una relazione tossica da tutte le altre relazioni che, pur comportando le loro difficoltà, non sono relazioni “tossiche”.
Le caratteristiche della relazione tossica
Le relazioni tossiche hanno delle caratteristiche comuni che permettono di distinguerle da altri tipi di relazione. C’è da dire che, tendenzialmente, la persona che è coinvolta in una relazione tossica non ha la lucidità o gli strumenti per riconoscerla, e vive gli aspetti malsani della relazione come se fossero la normalità, nonostante la sofferenza che la relazione le provoca. Qui sotto elenco gli aspetti più comuni che caratterizzano una relazione tossica.
1.Manipolazione psicologica
In una relazione tossica si presentano con molta frequenza manipolazioni psicologiche. Tuttavia, quando si è coinvolti in una relazione tossica, è difficile vedere i comportamenti manipolatori per quello che sono davvero. La manipolazione è spesso usata come un modo per controllare o ottenere ciò che si vuole dal partner. Ad esempio, il partner potrebbe svalutare, colpevolizzare e giudicare molto, facendo sentire in colpa o inadeguato l’altro/a o facendo leva sulle sue insicurezze. Questo spinge la persona manipolata psicologicamente a fare quello che l’altro vuole. Oppure il partner potrebbe manipolare la percezione che si ha delle situazioni e degli eventi, portando la persona manipolata a mettere in dubbio la propria percezione della realtà o la propria memoria. A questo punto la persona manipolata si sente confusa, e molto insicura rispetto a se stessa. Per questo motivo diventa più disponibile a fare quello che l’altro si aspetta.
Spesso capita che la manipolazione psicologica si esprima con comportamenti di esplicito controllo. Il partner potrebbe imporre come comportarsi o vestirsi, le persone che si possono o non si possono frequentare, o fare pressioni per spingere l’altro a prendere certe decisioni. Ancora, il partner potrebbe controllare le conversazioni, interrompendo frequentemente, parlando senza ascoltare e imponendo le proprie idee. In alcuni casi la manipolazione psicologica può sfociare in una violenza e un abuso fisico.
Infine, anche comportamenti passivo-aggressivi possono essere considerati una forma di manipolazione psicologica e caratteristica di una relazione tossica. In questo caso il partner potrebbe esprimere i propri sentimenti di rabbia in modo indiretto, senza comunicare la propria rabbia ed attuando comportamenti aggressivo-passivi: trattenendosi dall’esprimere il proprio affetto per punire il partner anziché comunicare; dimenticandosi ripetutamente di eventi importanti che riguarda entrambi; facendo delle promesse senza mantenerle allo scopo di punire l’altro, anche se in maniera indiretta.
2.Bugie e mancanza di onestà
Ognuno ha i propri segreti, ma quando il partner ha una certa attitudine a mentire, a dire bugie, nascondendo fatti, informazioni ed eventi importanti che potrebbero essere tranquillamente condivisi con il proprio partner, questo può essere segnale di una relazione tossica. Per esempio, il partner potrebbe dire frequenti bugie rispetto a dove è stato o rispetto alle persone che ha incontrato.
3. Forte gelosia e possessività
Un po' di gelosia nella coppia è normale, e può essere percepita come un segno di interesse nei confronti della relazione, senza provocare problemi o conflitti. Anzi, potrebbe aggiungere un po' di “pepe” alla relazione e legare di più due persone invece di allontanarle. Ma quando la paura e la rabbia legate alla gelosia diventano emozioni intense, la gelosia diventa tossica e sfocia in comportamenti di controllo e comportamenti possessivi. Il partner geloso si sente molto minacciato dalle altre relazioni e questo lo spinge a fare di tutto per evitare la possibilità di essere tradito o lasciato. Tuttavia, questi comportamenti non fanno altro che creare conflitto e mancanza di fiducia reciproca. Molto spesso, chi prova forte gelosia e attua comportamenti possessivi e controllanti ha una forte paura dell’abbandono. Infatti, il pensiero che il partner tradisca o che possa lasciarlo, scatena in lui una forte gelosia con conseguenti comportamenti controllanti e possessivi, che rendono la relazione intollerabile.
4. Forte rabbia, scoppi di rabbia e risentimento
Nei conflitti la rabbia è un’emozione che proviamo tutti, ma quando la rabbia è molto intensa (sproporzionata agli eventi), o si manifesta attraverso dei veri e propri “scoppi” di rabbia, può essere caratteristica di una relazione tossica. Le manipolazioni psicologiche, la gelosia e i comportamenti controllanti e possessivi, nascondono spesso molta rabbia. Ma sono anche comportamenti che generano molta rabbia in chi li subisce, rendendo la relazione molto frustrante. Per questo, il risentimento è spesso una caratteristica delle relazioni tossiche. La rabbia eccessiva e tossica è soprattutto caratteristica di quelle relazioni che sfociano in aggressività e in violenza o abuso fisico. La rabbia può esprimersi anche attraverso agiti aggressivi verso gli oggetti. Per esempio, si potrebbe prendere a pugni una porta, lanciare oggetti o romperli durante una discussione. Comportamenti che comunque risultano minacciosi e possono spaventare molto la persona che vi assiste.
5. Mancanza di supporto
In una relazione tossica uno o entrambi i partner potrebbero negare il loro sostegno all’altro. Questo può essere segnale di una competizione o di invidie tra i due partner che vedono la relazione come uno spazio di confronto e di competizione reciproca, anziché vederla come un luogo di condivisione e di supporto. Questo, oltre che generare rabbia, risentimento e tensione nella coppia, rende difficile affrontare le normali sfide della quotidianità, portando a sentirsi spesso soli.
6. Costanti critiche e giudizi
In una relazione sana, è naturale sottolineare alcune cose che non vanno: certe decisioni o comportamenti dell’altro che si ritengono inappropriati, o che potrebbero essere migliorati. E naturale e sano fare delle critiche, se queste sono obiettive e mirate a risolvere un reale problema, e se vengono espresse con una modalità comunicativa che non fa sentire l’altro attaccato. Ma se le critiche sono frequenti, espresse in modalità svalutanti, giudicanti o colpevolizzanti, esse diventano un problema. Non sono più critiche costruttive ma strumenti attraverso cui esprimere una frustrazione e una rabbia di fondo che sono irrisolte. In questo caso le critiche e i giudizi costanti possono essere dunque una caratteristica distintiva delle relazioni tossiche.
Come posso aiutarti?
Nel mio studio di psicologo a Prato, mi occupo di prenderti in carico, ascoltandoti ed aiutandoti a capire come affrontare le tue attuali difficoltà. Trovarsi in una relazione malsana può succedere, così come sentirsi dipendenti da un’altra persona. Ma cambiare rotta e prendere coscienza del problema è altrettanto possibile.
L’approccio terapeutico che utilizzo per aiutarti ad uscire da una relazione tossica è l’approccio sistemico-relazionale. Senza nessun giudizio e rispettando i tuoi tempi, parto dalla valutazione approfondita della tua storia e delle situazioni relazionali in cui ti trovi attualmente, accompagnandoti verso una migliore comprensione dell’origine delle tue difficoltà, supportandoti e suggerendo anche il tipo direzione utile per la risoluzione delle tue difficoltà. L’approccio sistemico-relazionale mira ad evidenziare le componenti psicologiche, emotive e relazionali che hanno contribuito all’esordio e al mantenimento nel tempo di questo problema. Senza nessun giudizio e rispettando i tuoi tempi approfondisco la tua storia e altre componenti importanti (famiglia di origine e legami di attaccamento, primi rapporti di amicizia, prime relazioni sentimentali, struttura di personalità). Questo permette di capire come ha esordito il problema e quali siano le condizioni che lo mantengono. Mi occupo poi di valorizzare lo sviluppo delle tue risorse personali per affrontare diversamente e in maniera costruttiva le situazioni relazionali nei diversi contesti di vita, al fine di portarti ad un maggiore grando di indipendenza e benessere. Un percorso psicoterapeutico è utile per favorire la costruzione di un senso di sicurezza personale e di autostima che favoriscono l’attivazione delle risorse necessarie per elaborare e affrontare il distacco dalla relazione. Inoltre una psicoterapia potrebbe aiutare ad acquisire la consapevolezza di essere degno/a di amore e di meritare di investire in rapporti fondati sul rispetto e sulla reciprocità.
L’approccio sistemico relazionale segue linee di intervento efficaci che variano da un individuo all’altro a seconda delle caratteristiche individuali e dei problemi specifici di ciascuna persona.
Le relazioni tossiche
Il concetto di “relazione tossica” è molto diffuso, spesso usato anche per definire piccoli problemi o difficoltà relazionali che fanno parte della normalità di ogni rapporto; difficoltà che riguardano, per così dire, il ciclo di ogni relazione; difficoltà che potrebbero comunque richiedere un intervento terapeutico, ma che non necessariamente caratterizzano un rapporto come “tossico”. Infatti, momenti e periodi difficili fanno parte della natura di ogni rapporto e possono essere affrontati e risolti per portare un nuovo equilibrio nella relazione. Quindi, spesso il concetto di “relazione tossica” viene usato impropriamente per riferirsi a relazioni che in realtà non sono tossiche.
Vediamo quindi di sottolineare alcune caratteristiche che invece distinguono una relazione tossica da tutte le altre relazioni che, pur comportando le loro difficoltà, non sono relazioni “tossiche”.
Le caratteristiche della relazione tossica
Le relazioni tossiche hanno delle caratteristiche comuni che permettono di distinguerle da altri tipi di relazione. C’è da dire che, tendenzialmente, la persona che è coinvolta in una relazione tossica non ha la lucidità o gli strumenti per riconoscerla, e vive gli aspetti malsani della relazione come se fossero la normalità, nonostante la sofferenza che la relazione le provoca. Qui sotto elenco gli aspetti più comuni che caratterizzano una relazione tossica.
1. Manipolazione psicologica
In una relazione tossica si presentano con molta frequenza manipolazioni psicologiche. Tuttavia, quando si è coinvolti in una relazione tossica, è difficile vedere i comportamenti manipolatori per quello che sono davvero. La manipolazione è spesso usata come un modo per controllare o ottenere ciò che si vuole dal partner. Ad esempio, il partner potrebbe svalutare, colpevolizzare e giudicare molto, facendo sentire in colpa o inadeguato l’altro/a o facendo leva sulle sue insicurezze. Questo spinge la persona manipolata psicologicamente a fare quello che l’altro vuole. Oppure il partner potrebbe manipolare la percezione che si ha delle situazioni e degli eventi, portando la persona manipolata a mettere in dubbio la propria percezione della realtà o la propria memoria. A questo punto la persona manipolata si sente confusa, e molto insicura rispetto a se stessa. Per questo motivo diventa più disponibile a fare quello che l’altro si aspetta.
Spesso capita che la manipolazione psicologica si esprima con comportamenti di esplicito controllo. Il partner potrebbe imporre come comportarsi o vestirsi, le persone che si possono o non si possono frequentare, o fare pressioni per spingere l’altro a prendere certe decisioni. Ancora, il partner potrebbe controllare le conversazioni, interrompendo frequentemente, parlando senza ascoltare e imponendo le proprie idee. In alcuni casi la manipolazione psicologica può sfociare in una violenza e un abuso fisico.
Infine, anche comportamenti passivo-aggressivi possono essere considerati una forma di manipolazione psicologica e caratteristica di una relazione tossica. In questo caso il partner potrebbe esprimere i propri sentimenti di rabbia in modo indiretto, senza comunicare la propria rabbia ed attuando comportamenti aggressivo-passivi: trattenendosi dall’esprimere il proprio affetto per punire il partner anziché comunicare; dimenticandosi ripetutamente di eventi importanti che riguarda entrambi; facendo delle promesse senza mantenerle allo scopo di punire l’altro, anche se in maniera indiretta.
2.Bugie e mancanza di onestà
Ognuno ha i propri segreti, ma quando il partner ha una certa attitudine a mentire, a dire bugie, nascondendo fatti, informazioni ed eventi importanti che potrebbero essere tranquillamente condivisi con il proprio partner, questo può essere segnale di una relazione tossica. Per esempio, il partner potrebbe dire frequenti bugie rispetto a dove è stato o rispetto alle persone che ha incontrato.
3. Forte gelosia e possessività
Un po' di gelosia nella coppia è normale, e può essere percepita come un segno di interesse nei confronti della relazione, senza provocare problemi o conflitti. Anzi, potrebbe aggiungere un po' di “pepe” alla relazione e legare di più due persone invece di allontanarle. Ma quando la paura e la rabbia legate alla gelosia diventano emozioni intense, la gelosia diventa tossica e sfocia in comportamenti di controllo e comportamenti possessivi. Il partner geloso si sente molto minacciato dalle altre relazioni e questo lo spinge a fare di tutto per evitare la possibilità di essere tradito o lasciato. Tuttavia, questi comportamenti non fanno altro che creare conflitto e mancanza di fiducia reciproca. Molto spesso, chi prova forte gelosia e attua comportamenti possessivi e controllanti ha una forte paura dell’abbandono. Infatti, il pensiero che il partner tradisca o che possa lasciarlo, scatena in lui una forte gelosia con conseguenti comportamenti controllanti e possessivi, che rendono la relazione intollerabile.
4. Forte rabbia, scoppi di rabbia e risentimento
Nei conflitti la rabbia è un’emozione che proviamo tutti, ma quando la rabbia è molto intensa (sproporzionata agli eventi), o si manifesta attraverso dei veri e propri “scoppi” di rabbia, può essere caratteristica di una relazione tossica. Le manipolazioni psicologiche, la gelosia e i comportamenti controllanti e possessivi, nascondono spesso molta rabbia. Ma sono anche comportamenti che generano molta rabbia in chi li subisce, rendendo la relazione molto frustrante. Per questo, il risentimento è spesso una caratteristica delle relazioni tossiche. La rabbia eccessiva e tossica è soprattutto caratteristica di quelle relazioni che sfociano in aggressività e in violenza o abuso fisico. La rabbia può esprimersi anche attraverso agiti aggressivi verso gli oggetti. Per esempio, si potrebbe prendere a pugni una porta, lanciare oggetti o romperli durante una discussione. Comportamenti che comunque risultano minacciosi e possono spaventare molto la persona che vi assiste.
5. Mancanza di supporto
In una relazione tossica uno o entrambi i partner potrebbero negare il loro sostegno all’altro. Questo può essere segnale di una competizione o di invidie tra i due partner che vedono la relazione come uno spazio di confronto e di competizione reciproca, anziché vederla come un luogo di condivisione e di supporto. Questo, oltre che generare rabbia, risentimento e tensione nella coppia, rende difficile affrontare le normali sfide della quotidianità, portando a sentirsi spesso soli.
6. Costanti critiche e giudizi
In una relazione sana, è naturale sottolineare alcune cose che non vanno: certe decisioni o comportamenti dell’altro che si ritengono inappropriati, o che potrebbero essere migliorati. E naturale e sano fare delle critiche, se queste sono obiettive e mirate a risolvere un reale problema, e se vengono espresse con una modalità comunicativa che non fa sentire l’altro attaccato. Ma se le critiche sono frequenti, espresse in modalità svalutanti, giudicanti o colpevolizzanti, esse diventano un problema. Non sono più critiche costruttive ma strumenti attraverso cui esprimere una frustrazione e una rabbia di fondo che sono irrisolte. In questo caso le critiche e i giudizi costanti possono essere dunque una caratteristica distintiva delle relazioni tossiche.
Come posso aiutarti?
Nel mio studio di psicologo a Prato, mi occupo di prenderti in carico, ascoltandoti ed aiutandoti a capire come affrontare le tue attuali difficoltà. Trovarsi in una relazione malsana può succedere, così come sentirsi dipendenti da un’altra persona. Ma cambiare rotta e prendere coscienza del problema è altrettanto possibile.
L’approccio terapeutico che utilizzo per aiutarti ad uscire da una relazione tossica è l’approccio sistemico-relazionale. Senza nessun giudizio e rispettando i tuoi tempi, parto dalla valutazione approfondita della tua storia e delle situazioni relazionali in cui ti trovi attualmente, accompagnandoti verso una migliore comprensione dell’origine delle tue difficoltà, supportandoti e suggerendo anche il tipo direzione utile per la risoluzione delle tue difficoltà. L’approccio sistemico-relazionale mira ad evidenziare le componenti psicologiche, emotive e relazionali che hanno contribuito all’esordio e al mantenimento nel tempo di questo problema. Senza nessun giudizio e rispettando i tuoi tempi approfondisco la tua storia e altre componenti importanti (famiglia di origine e legami di attaccamento, primi rapporti di amicizia, prime relazioni sentimentali, struttura di personalità). Questo permette di capire come ha esordito il problema e quali siano le condizioni che lo mantengono. Mi occupo poi di valorizzare lo sviluppo delle tue risorse personali per affrontare diversamente e in maniera costruttiva le situazioni relazionali nei diversi contesti di vita, al fine di portarti ad un maggiore grando di indipendenza e benessere. Un percorso psicoterapeutico è utile per favorire la costruzione di un senso di sicurezza personale e di autostima che favoriscono l’attivazione delle risorse necessarie per elaborare e affrontare il distacco dalla relazione. Inoltre una psicoterapia potrebbe aiutare ad acquisire la consapevolezza di essere degno/a di amore e di meritare di investire in rapporti fondati sul rispetto e sulla reciprocità.
L’approccio sistemico relazionale segue linee di intervento efficaci che variano da un individuo all’altro a seconda delle caratteristiche individuali e dei problemi specifici di ciascuna persona.
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