
Anoressia Nervosa
Anoressia Nervosa
Psicologo Prato
Psicologo Prato
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Cosa è l’anoressia?
L’anoressia nervosa fa parte della più ampia categoria diagnostica chiamata Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, come indicato nel DSM-5.
La caratteristica distintiva dell’anoressia è il rifiuto del cibo o una forte diminuzione della quantità di calorie assunte, con una conseguente perdita significativa di peso.
Il termine anoressia (che letteralmente significa mancanza di appetito) non risulta molto appropriato per descrivere questo problema. Infatti, in molti casi, nell’anoressia la fame è presente; la persona anoressica può sentire lo stimolo della fame, ma fa uno sforzo su di sé per sopprimerlo. Invece, ciò che caratterizza l’anoressia nervosa è soprattutto il terrore di ingrassare e la necessità di controllare l’alimentazione alla ricerca della magrezza. Si può parlare propriamente di anoressia quando il controllo del peso conduce la persona a perdere significativamente kg fino a raggiungere un peso che è ben al di sotto del normale peso previsto, considerando l’età, la corporatura, l’altezza e altre variabili.
L’Anoressia Nervosa insorge solitamente durante l’adolescenza, ma possono esserci casi di anoressia nervosa con esordio tardivo. L’esordio è spesso associato a un evento problematico, spesso a situazioni famigliari stressanti. Per quanto riguarda il decorso, alcuni guariscono completamente dopo il primo episodio, salvo sporadiche recidive, mentre altri potrebbero andare incontro a un decorso cronico nel corso degli anni.
In alcune persone la perdita di peso è così drastica da arrivare a pesare anche soli 30/40 kg. Questo problema è più diffuso tra le femmine, ma può colpire anche la popolazione maschile. Sebbene quest’ultima è più incline a sviluppare un altro problema simile nelle cause (ma diverso), ovvero la vigoressia: una fissazione legata allo sviluppo di massa muscolare.
Nell’anoressia femminile, una riduzione drastica di peso può portare alla scomparsa delle mestruazioni e altre complicazioni mediche.
Tre caratteristiche essenziali dell’Anoressia Nervosa:
Persistente restrizione nell’assunzione di calorie
Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi
Presenza di una significativa alterazione della percezione di sé relativa al peso e alla forma del corpo
Si distinguono due forme di Anoressia Nervosa:
con restrizioni: In questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta principalmente attraverso la dieta, il digiuno e/o l’attività fisica eccessiva.
con abbuffate: si presentano ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (per es., vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi).
Anoressia e immagine di sè
Le persone che soffrono di anoressia nervosa hanno una percezione distorta della propria immagine corporea. Questo significa che si sentono grasse anche quando non lo sono. In certi casi, pur ammettendo la propria magrezza generale si percepiscono comunque come “troppo grasse” relativamente ad alcune parti del proprio corpo: cosce, glutei, pancia. Il disturbo dell’immagine corporea, detta in passato anche dispercezione corporea, è infatti un sintomo caratteristico dei disturbi alimentari, in particolare dell’anoressia nervosa e della bulimia nervosa, ed è caratterizzato dall’errata percezione delle dimensioni e delle forme del corpo. Quindi, oltre alle condotte restrittive, nell’anoressia nervosa (come in altri disturbi dell’alimentazione: bing-eating e bulimia) è centrale la valutazione che la persona fa dì sé in rapporto alla propria immagine corporea. Il giudizio negativo su di sé si alterna a quello positivo, in funzione del proprio atteggiamento interiore e in funzione dei modelli sociali del contesto di vita della persona che soffre di anoressia nervosa. Nell’anoressia nervosa, l’autostima è quindi fortemente influenzata dalla percezione del proprio corpo. Per questo motivo, chi soffre di anoressia nervosa spende molto tempo a valutare il peso e le dimensioni del proprio corpo (es. pesandosi innumerevoli volte durante la giornata, prima e dopo i pasti; prendendo le misure del proprio corpo; controllando continuamente allo specchio quelle parti di sé che si percepiscono inadeguate). C’è dunque un continuo confronto con un ideale corporeo che però la persona anoressica potrebbe sentire di non raggiungere mai, continuando a perdere peso.
Sintomi dell’anoressia nervosa
Principali criteri descrittivi dell’Anoressia Nervosa secondo il DSM-5 (2014)
Restrizione nell’assunzione di calorie in relazione alle necessità, che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo significativamente basso è definito come un peso inferiore al minimo normale oppure, per bambini e adolescenti, meno di quello minimo previsto.
Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, oppure un comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, anche se significativamente basso.
Alterazione del modo in cui viene vissuto dall’individuo il peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell’attuale condizione di sottopeso.
Specificare quale:
Tipo con restrizioni: Durante gli ultimi 3 mesi, l’individuo non ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (per es., vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi). In questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta principalmente attraverso la dieta, il digiuno e/o l’attività fisica eccessiva.
Tipo con abbuffate/condotte di eliminazione: Durante gli ultimi 3 mesi, l’individuo ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (per es., vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi).
Specificare la gravità attuale:
Il livello minimo di gravità si basa, per gli adulti, sull’attuale indice di massa corporea (IMC) (si veda sotto) oppure, per bambini e adolescenti, sul percentile dell’IMC. I range sono derivati dalle categorie dell’Organizzazione mondiale della sanità per la magrezza negli adulti; per bambini e adolescenti, dovrebbero essere utilizzati i percentili dell’IMC corrispondenti. Il livello di gravità può essere aumentato al fine di riflettere sintomi clinici, il grado della disabilità funzionale e la necessità di una supervisione
Lieve: IMC ≥ 17 Kg/m2 ;
Moderata: IMC 16-16.99 Kg/m2 ;
Grave: IMC 15-15.99 Kg/m2 ;
Estrema: IMC < 15 Kg/m2 .
Come posso aiutarti?
L’approccio terapeutico che utilizzo ai fini del trattamento dell’Anoressia Nervosa è sistemico-relazionale.
Questo approccio, per la cura dell’Anoressia Nervosa mira ad evidenziare le componenti psicologiche, emotive e relazionali che hanno contribuito all’esordio e al mantenimento nel tempo di questo disturbo.
Si analizzano il contesto emotivo, cognitivo, comportamentale e relazionale (famiglia di origine, primi legami di amicizia, prime relazioni sentimentali, struttura di personalità) in cui l’Anoressia Nervosa ha fatto il suo esordio e si è sviluppata nel tempo.
In molti casi è consigliata una terapia famigliare, ovvero un tipo di terapia che richiede il coinvolgimento di alcuni o tutti i famigliari in certe fasi della terapia. In questo modo il terapeuta ha modo di collaborare non solo con il paziente, ma con l’intera famiglia per affrontare questa problematica nel modo più efficace possibile.
Il trattamento dell’Anoressia Nervosa nei casi più gravi (ovvero quelli in cui la riduzione del peso supera valori soglia importanti, con presenza di complicazioni mediche, di amenorrea, presenza di un ambiente familiare sfavorevole etc.) dovrebbe essere effettuato in strutture ospedaliere di riabilitazione, da una equipe multidisciplinare composta da medici, psichiatri, psicologi-psicoterapeuti, dietisti e personale infermieristico.
Cosa è l’anoressia?
L’anoressia nervosa fa parte della più ampia categoria diagnostica chiamata Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, come indicato nel DSM-5.
La caratteristica distintiva dell’anoressia è il rifiuto del cibo o una forte diminuzione della quantità di calorie assunte, con una conseguente perdita significativa di peso.
Il termine anoressia (che letteralmente significa mancanza di appetito) non risulta molto appropriato per descrivere questo problema. Infatti, in molti casi, nell’anoressia la fame è presente; la persona anoressica può sentire lo stimolo della fame, ma fa uno sforzo su di sé per sopprimerlo. Invece, ciò che caratterizza l’anoressia nervosa è soprattutto il terrore di ingrassare e la necessità di controllare l’alimentazione alla ricerca della magrezza. Si può parlare propriamente di anoressia quando il controllo del peso conduce la persona a perdere significativamente kg fino a raggiungere un peso che è ben al di sotto del normale peso previsto, considerando l’età, la corporatura, l’altezza e altre variabili.
L’Anoressia Nervosa insorge solitamente durante l’adolescenza, ma possono esserci casi di anoressia nervosa con esordio tardivo. L’esordio è spesso associato a un evento problematico, spesso a situazioni famigliari stressanti. Per quanto riguarda il decorso, alcuni guariscono completamente dopo il primo episodio, salvo sporadiche recidive, mentre altri potrebbero andare incontro a un decorso cronico nel corso degli anni.
In alcune persone la perdita di peso è così drastica da arrivare a pesare anche soli 30/40 kg. Questo problema è più diffuso tra le femmine, ma può colpire anche la popolazione maschile. Sebbene quest’ultima è più incline a sviluppare un altro problema simile nelle cause (ma diverso), ovvero la vigoressia: una fissazione legata allo sviluppo di massa muscolare.
Nell’anoressia femminile, una riduzione drastica di peso può portare alla scomparsa delle mestruazioni e altre complicazioni mediche.
Tre caratteristiche essenziali dell’Anoressia Nervosa:
Persistente restrizione nell’assunzione di calorie
Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi
Presenza di una significativa alterazione della percezione di sé relativa al peso e alla forma del corpo
Si distinguono due forme di Anoressia Nervosa:
con restrizioni: In questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta principalmente attraverso la dieta, il digiuno e/o l’attività fisica eccessiva.
con abbuffate: si presentano ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (per es., vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi).
Anoressia e immagine di sè
Le persone che soffrono di anoressia nervosa hanno una percezione distorta della propria immagine corporea. Questo significa che si sentono grasse anche quando non lo sono. In certi casi, pur ammettendo la propria magrezza generale si percepiscono comunque come “troppo grasse” relativamente ad alcune parti del proprio corpo: cosce, glutei, pancia. Il disturbo dell’immagine corporea, detta in passato anche dispercezione corporea, è infatti un sintomo caratteristico dei disturbi alimentari, in particolare dell’anoressia nervosa e della bulimia nervosa, ed è caratterizzato dall’errata percezione delle dimensioni e delle forme del corpo. Quindi, oltre alle condotte restrittive, nell’anoressia nervosa (come in altri disturbi dell’alimentazione: bing-eating e bulimia) è centrale la valutazione che la persona fa dì sé in rapporto alla propria immagine corporea. Il giudizio negativo su di sé si alterna a quello positivo, in funzione del proprio atteggiamento interiore e in funzione dei modelli sociali del contesto di vita della persona che soffre di anoressia nervosa. Nell’anoressia nervosa, l’autostima è quindi fortemente influenzata dalla percezione del proprio corpo. Per questo motivo, chi soffre di anoressia nervosa spende molto tempo a valutare il peso e le dimensioni del proprio corpo (es. pesandosi innumerevoli volte durante la giornata, prima e dopo i pasti; prendendo le misure del proprio corpo; controllando continuamente allo specchio quelle parti di sé che si percepiscono inadeguate). C’è dunque un continuo confronto con un ideale corporeo che però la persona anoressica potrebbe sentire di non raggiungere mai, continuando a perdere peso.
Sintomi dell’anoressia nervosa
Principali criteri descrittivi dell’Anoressia Nervosa secondo il DSM-5 (2014)
Restrizione nell’assunzione di calorie in relazione alle necessità, che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo significativamente basso è definito come un peso inferiore al minimo normale oppure, per bambini e adolescenti, meno di quello minimo previsto.
Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, oppure un comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, anche se significativamente basso.
Alterazione del modo in cui viene vissuto dall’individuo il peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell’attuale condizione di sottopeso.
Specificare quale:
Tipo con restrizioni: Durante gli ultimi 3 mesi, l’individuo non ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (per es., vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi). In questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta principalmente attraverso la dieta, il digiuno e/o l’attività fisica eccessiva.
Tipo con abbuffate/condotte di eliminazione: Durante gli ultimi 3 mesi, l’individuo ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (per es., vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi).
Specificare la gravità attuale:
Il livello minimo di gravità si basa, per gli adulti, sull’attuale indice di massa corporea (IMC) (si veda sotto) oppure, per bambini e adolescenti, sul percentile dell’IMC. I range sono derivati dalle categorie dell’Organizzazione mondiale della sanità per la magrezza negli adulti; per bambini e adolescenti, dovrebbero essere utilizzati i percentili dell’IMC corrispondenti. Il livello di gravità può essere aumentato al fine di riflettere sintomi clinici, il grado della disabilità funzionale e la necessità di una supervisione
Lieve: IMC ≥ 17 Kg/m2 ;
Moderata: IMC 16-16.99 Kg/m2 ;
Grave: IMC 15-15.99 Kg/m2 ;
Estrema: IMC < 15 Kg/m2 .
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